GUIDA SLOW FOOD: i magnifici 7 della condotta VALSAMOGGIA LAVINO

Nella nuova guida Osterie d’Italia di Slow Food ci sono ben 7 locali, di cui due new entry ,che appartengono alla condotta Samoggia e Lavino, un evento significativo che sottolinea l’impegno di coloro che vivono ed operano in questo territorio secondo la filosofia del “cibo buono, sano e pulito”. Inoltre è rilevante per un comune di 30 mila abitanti , rispetto alla città di Bologna, dove le segnalazioni sono solamente tre.
I meritevoli, oltre ad Amerigo 1934 a Savigno (già noto nella guida con la chiocciola da molti anni), sono: Trattoria del Borgo, Gradizzolo e Trattoria ai Mugnai a Monteveglio, La Zaira enoteca con cucina a Bazzano, Azienda Vinicola Mastrosasso, Irina e l’agriturismo a Ponte Ronca La Roverella.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono le proposte in carta di ognuno di loro.
La Trattoria del Borgo offre tra gli antipasti, oltre al classico tagliere, una Millefoglie di lingua e salsa verde, Terrina di fegatini di pollo con cipolla caramellata, i primi piatti di pasta fresca seguono la tradizione mentre i secondi vanno dal baccalà al vapore al maialino da latte. Ma come anticipato nel sito ci sono dei fuori menù dettati dall’orto, dalla corte e dal mercato.
Nello stesso comune la Trattoria dai mugnai è ospite di un antico edificio dove si molavano i cereali, da cui il nome. Qui la cucina bolognese è di casa dalle crescentine con i salumi al friggione con la polenta, tagliatelle e tortelloni ma anche la zuppa di cipolle, la carne fa padrona nei secondi con stinco, guance di vitello e tartare, ma i vegetariani troveranno verdure con diverse cotture.
Sulle colline di Monteveglio c’è l’azienda Gradizzolo, i vini dei suoi centenari vigneti danno il benvenuto all’ ”agricucina di stagione“ come lo stessi la definiscono…
Tutto a conduzione familiare, gli uomini in cantina e le donne in cucina; niente antipasti nel menù del mese che segue la stagionalità con primi sostanziosi conditi anche con ragù di cortile e l’immancabile cotoletta alla bolognese tra i secondi.

La Zaira Enoteca con cucina in pieno centro storico unisce la cucina semplice e immediata, che attinge al patrimonio contadino con l’utilizzo sapiente delle erbe selvatiche accompagnata ad un’esperta selezione di vini, che privilegiano il territorio dei Colli bolognesi, ma spaziando anche nei vini naturali e sconfinando nello champagne.
L’Agriturismo Mastrosasso  si trova sulle colline di Savigno, attinge dal proprio orto per servire le verdure di stagione, la sfoglia al mattarello è la protagonista dei primi piatti di tradizione bolognese. La carne viene cotta alla griglia e il tartufo qui non può mancare. I vini in tavola sono sono di loro produzione dell’azienda Torricella.
Irina ristorante pizzeria punta sulla tradizione e sul territorio, salumi e formaggi locali sono accompagnati dalle tigelle e dalle crescentine. Primi classici bolognesi compresi i passatelli, secondi di carne e dolci della tradizione come zuppa inglese e pinza.Pizze con impasto a l
La Roverella che viene definito dalla guida “innovativo” è sicuramente il locale più originale tra quelli qui citati, propone un menù fisso che cambia ogni settimana privilegiando principalmente le verdure, anche se talvolta è presente la carne. Su richiesta varianti per vegetariani, vegani e celiaci.
Livia Elena Laurentino

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