Da Zero a 23 : l’affermazione delle pizzerie cilentane.

In questi giorni le pizzerie Da Zero, la catena nata in Cilento a Vallo della Lucania in provincia di Salerno , che oggi annovera altri sei punti vendita sparsi in Italia, festeggia il 23 esimo posto nella
nella classifica mondiale delle migliori catene di pizzerie artigianali la 50 Top World Artisan Pizza Chains 2022 di Madrid.

I fautori di questo successo sono Giuseppe Boccia e Carmine Mainenti che da sempre hanno unito la voglia di creare ed “esportare” una buona pizza, ma insieme ai suoi ingredienti tutti di qualità.
Per questo l’idea vincente è stata quella di riunire sotto un unico marchio, “ Incontro”, tutte quelle eccellenze gastronomiche di piccoli produttori locali.

Si parte dalla conserva di pomodoro, lo “sfondo” della pizza  e si continua con le olive Ammaccate di Salella, il peperoncino serpentino, la mozzarella nella mortella e le alici di Menaica per arrivare alla soppressata di Gioi. 
Questi prodotti non servono solo alla farcitura delle pizze o da antipasto ma, oltre a fare da “arredo” nelle scansie del locale, possono essere acquistati per essere gustati in tutta tranquillità a casa propria.

Da Zero Bologna a otto mesi dall’apertura propone nuove pizze in carta: la prima Incontro col diavolo, è l’espressione di quelle tipicità a marchio Incontro come la salsiccia piccante, l’origano e il peperoncino, uniti a mozzarella di bufala, pomodorini del piennolo e basilico.
Seguono Oltre le gambe c’è di più con crema di cavolfiore , fiordilatte, salsiccia, gorgonzola e polvere di peperoncino e Dalla padella alla brace con fior di latte, caciocavallo, crocchè cilentano e prosciutto cotto.
Chi volesse assaggiare una golosità temporanea, perché durerà solo un mese, potrà ordinare “Pizzadagiù”, una pizza fritta o montanara, ripassata al forno, e condita con ragù di macinato di vitello, e in uscita caciocavallo e basilico. Questa specialità è stata realizzata in accordo con Casa Surace, la casa di produzione di Sala Consilina che con ironia ha sdoganato usi e costumi cilentani diffondendoli in tutto lo stivale.

A parte le novità restano imperdibili e consigliate caldamente Tonno e Ammacate con filetti di tonno di Palinuro, crema di cipolla di Vatolla igp e oliva ammaccate e la Vegetariana d’inverno con passata di Broccolo, pomodoro secco e cialdone di parmigiano.

Il classico cannolo cilentano alla crema e un sorso di liquore di fichi bianchi igp e limone concluderà un’ottima serata. 

Livia Elena Laurentino

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