I Cantori sul sagrato della Chiesa Madre la domenica delle Palme |
“Calimèra!”se si riceve questo “buongiorno” non è detto che ci troviamo in Grecia, ma possiamo essere tranquillamente in Puglia, infatti se siete in Salento e più precisamente a Zollino ecco che è consuetudine salutarsi così.
Infatti questo piccolo paese che conta poco più di 1.900 abitanti, è nel cuore della Grecìa salentina dove ancora, soprattutto gli anziani sono i depositari del “Griko”, dialetto molto simile alla lingua greca, che qui si parla ancora ma non solo.
Grazie alla passione e all’impegno Manuela Pellegrino, antropologa zollinese, è riuscita a portare questa lingua all’attenzione dello Smithsonian Institution di Washington, che nell’ambito del progetto S.M.i.L.E. (Sustaining Minoritized language in Europe) finanzierà un’iniziativa per la sua rivitalizzazione, unitamente al Greko, parlato in alcuni villaggi della Calabria meridionale e ad altre cinque lingue parlate da piccole comunità in Europa.
Antimo Pellegrino |
Lo scorso aprile è stato presentato l’Archivio digitale della Passione, un progetto sostenuto dal Comune di Zollino, e realizzato da Meditfilm e la Bottega del Teatro, che hanno raccolto attraverso una accurata ricerca sul territorio ( che comprende anche i comuni di Calimera, Martignano, Martano, Sternatia, Corigliano d’Otranto, Castrignano, Soleto e Melpignano) tutto il materiale stampa, audio e video che riguarda “I Passiuna tu Christù”.
Ne hanno fatto la storia le voci di cantanti come Tommaso Lifonzo, Antonio Panzera e Antimo Pellegrino.
Quest’ultimo, oggi novantaduenne è un po’ il simbolo di questa tradizione, fotografo prima e sagrestano poi, canta la Passione di Cristo da quanto era un ragazzo.
Oggi il lavoro di digitalizzazione di tutto il materiale raccolto sui canti della Passione in lingua grika servirà a renderla immortale, mentre l’Associazione Bottega del Teatro ha iniziato da alcuni anni un laboratorio di canto rivolto ai bambini in età scolare che porteranno avanti la tradizione.
Livia Elena Laurentino