Una Mappa per scoprire un territorio unico anche da assaggiare

Con la pubblicazione della prima Mappa del turista balsamico e degli altri tesori gastronomici della provincia di Modena, oggi è possibile avere una guida per scoprire i meravigliosi prodotti tipici che questo territorio offre insieme ad un esperienza en plein air.
Realizzata dal Consorzio Produttori Antiche Acetaie, fondato nel 1979, insieme a Fabio Zara, esperto in percorsi cicloturistici e fondatore di eGO E-bike di Nonantola, centro di noleggio e assistenza per le due ruote, la mappa vuole essere un utile strumento per la realizzazione di una vacanza, breve o lunga che sia, che coniuga i piaceri della tavola alla cultura e alla tradizione.

Fabio Zara e Mario Gambigliani Zoccoli, presidente del Consorzio
Al momento sulla mappa sono presenti 34 delle 70 acetaie del territorio, quattro caseifici e tre prosciuttifici disseminati in un’area che comprende quindici comuni che vanno dalla pianura padana fino alle prime colline dell’appennino modenese dove si raggiungono il comune di Castelvetro, famoso per il suo Lambrusco e di Serramazzoni.
L’aceto balsamico tradizionale è un prodotto unico al mondo fatto solo di mosto d’uva cotto e lo scorrere degli anni, cullato in botti centenarie dove riposa dai 12 ai 35 anni. Un’arte antica che si tramanda di generazione in generazione e anche se tutti i produttori seguono un rigido disciplinare per entrare a far parte della DOP e poterlo imbottigliare nella famosa ampolla disegnata da Giugiaro nel 1987, ogni acetaia ha le sue peculiarità e la sua storia, ma il denominatore comune è la qualità riconosciuta in tutto il mondo.
Storia che merita di essere conosciuta e che paradossalmente incuriosisce più i turisti stranieri che quelli italiani, tanto che anche in questo periodo difficile, ci sono visite quotidiane prevalentemente dall’estero.
Gli itinerari proposti sono 3 : il primo Balsamico e Natura propone 48 km su ciclabili tra laghi, boschi, acetaie, caseifici e luoghi della motor valley, il secondo Il Balsamico tra le Terre d’Argine 49 km partendo e rientrando a Modena passando per Albareto, Soliera, Carpi e Campogalliano.
Il terzo Il Balsamico in Collina con i suoi 64 km diventa impegnativo per la natura del percorso tra salite che portano fino a Montagnana e San Venanzio e discese per raggiungere Maranello e Montale Rangone.
L’ultimo Il Balsamico in Gravel nella Bassa raggiunge 104 km, ma con le pedalata assistita e le gravel il percorso sarà facilitato.
Oltre agli itinerari proposti però sarà possibile organizzare il proprio personale tour scegliendo le mete desiderate e i luoghi d’interesse storico come l’abbazia di Nonantola, il Palazzo Ducale Terme di Salvarola, Il castello di Spezzano, Il Museo della Bilancia, L’Antica Darsena di Bomporto.

Inoltre nelle acetaie è possibile trovare accoglienza e terminare la visita con un pranzo o una cena a base di prodotti tipici del territorio impreziositi dall’oro nero nelle sue due versioni.

Livia Elena Laurentino

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