TULLUM dieci anni DOPo

Tollo è un piccolo borgo, con poco più di 4 mila abitanti che si trova nell’entroterra chietino di quel tratto di costa compreso tra Francavilla mare e Ortona. Un territorio vocato all’agricoltura che, negli ultimi cinquant’anni ha avuto un importante impulso, soprattutto nel settore vitivinicolo tanto che,dopo il riconoscimento ottenuto, quest’anno il Consorzio di tutela locale festeggia i dieci anni della D.O.P. Tullum o Terre Tollesi.

Il nome Tullum, di antica memoria, è stato attribuito a quella che viene considerata una della più piccole Dop italiane; la sua superficie coincide quasi totalmente con quella del comune di Tollo, circa 15 chilometri quadrati, ma il dislivello altimetrico che va dai 70 mt ai 205 mt sul livello del mare, conferiscono alla uve coltivate in questa zona caratteristiche organolettiche particolari e differenti dalle altre zone dell’Abruzzo.

La produzione vinicola viene commercializzata da Feudo Antico, nato per la valorizzazione dei vitigni autoctoni con una particolare attenzione al pecorino, alla passerina e al montepulciano che con lo studio della zonazione sono stati suddivisi equamente sul territorio.
Attualmente vengono prodotte sei tipologie di vino Rosso Riserva, Rosso, Pecorino, Passerina, Passito Rosso e Chardonnay Spumante metodo classico, per un totale di circa 100 bottiglie all’anno, di cui il 60% riservato ai due bianchi ed il rimanente 40 % ai rossi.

Il primo vigneto di Pecorino reimpiantato in Contrada San Pietro, pochi chilometri più su di Tollo, verso la Maiella, in quella che era la proprietà De Felice, ha dato frutti “eccellenti”… non solo per la produzione del vino, ma anche per il ritrovamento di antichi reperti come anfore in terracotta, una cella vinaria e fondamenta romane che testimoniano la vocazione di quei luoghi all’enologia già secoli or sono.
Ora l’impegno di Feudo Antico va oltre, e insieme a quello di ottenere la D.O.C.G. in breve futuro, c’è quello di riportare alla luce ciò che la terra ho protetto per tutti questi anni e trasformare la casa colonica nella sede di Feudo Antico con sala degustazione.

Livia Elena Laurentino


 

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