TINAZZI , l’azienda vinicola che guarda al futuro.

Dalla sponda veneta del Lago di Garda alla conquista del mondo.

Tutto ha avuto inizio negli anni sessanta ad opera di Eugenio Tinazzi in quel di Cavaion Veronese, dove il capostipite della famiglia inizia il suo ingresso nel mondo del vino.
Il figlio Gian Andrea segue le orme paterne e amplia l’attività di vendita, inizia l’acquisto di terreni per diventare lui stesso un produttore, affiancato in questi anni dai figli Giorgio e Francesca.
Oggi i vini Tinazzi sono presenti in 55 paesi del mondo e provengono non solo dal Veneto, dove l’azienda possiede una trentina di ettari distribuiti tra Valpolicella, Bardolino e Custoza, ma anche dalla Puglia dove ci sono 65 ettari di poderi Uniti a cui si aggiunge la Tenuta Pian del Gallo recentemente acquisita in Toscana.
Ecco dunque che è molto ampia la proposta dell’azienda che, da ogni regione in cui è presente, offre il meglio della sua produzione; in Veneto Amarone, Valpolicella Ripasso, Bardolino, Pinot Grigio, Custoza, e altro ancora, in Puglia Primitivo di Manduria, Negroamaro e Malvasia Nera, rigorosamente Bio come il Chianti e il Rosso toscano.

La missione dell’azienda Tinazzi però guarda al futuro, non solo quella della produzione e della produttività, ma si impegnano per il bene comune con due importanti obiettivi : l’accoglienza e la sostenibilità.
Riguardo a quest’ultima è stato presentato il primo bilancio di Sostenibiltà 2021, che avrà una cadenza annuale, nel quale sono documentati i risultati raggiunti in merito a conformità e rispetto dell’ambiente secondo i “Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards” definiti dal GRI-Global Reporting Initiative nel 2016.
L’impegno, in questo senso, punta all’utilizzo di energia elettrica che serve per imbottigliamento e refrigerazione e che viene autoprodotta dagli impianti fotovoltaici di Lazise e Campopian, come l’istallazione di un impianto di depurazione dei reflui, a cui si aggiunge il percorso di conversione biologica di tutti i vigneti e la produzione di vini biologici con packaging sostenibile.
Tinazzi Italian Experience è il progetto di accoglienza di eno turismo che l’azienda ha messo in campo per creare un legame tra vino, ospitalità cibo e cucina. Così sia alla Masseria Feudo Croce nel Salento, come nella casa di campagna sulle colline di Bardolino che nell’azienda agricola Poderi Campopian, dove a breve ci sarà un B&B, vengono organizzati corsi di cucina naturale e vegetariana.
L’azienda veneta svolge anche un grande impegno sociale: in collaborazione con l’Università di Verona, sostiene il progetto “Neuroscienze” finalizzato a diffondere la conoscenza ai medici di base riconoscimento e della gestione dei pazienti afflitti da disturbi neurologici funzionali.
Supporta il progetto Bottega Tettoia Pinardi donando le proprie botti alla Casa Don Bosco Dab, dove gli adolescenti della comunità di recupero realizzano piccole opere d’arte guidati da un esperto falegname.
In Salento a Carosino sono soci sostenitori dell’ Archeo Club dove sono stati rinvenuti una piccola necropoli e una grottina riconducibili all’alto medioevo.
Infine con il progetto Piana degli Orti a Sega, nel comune di Cavaion Veronese, consentono a due associazioni, che si occupano di persone disagiate, di avere in gestione dei terreni incolti per trasformarli in orti.
Tinazzi guarda al 2030 per contribuire al raggiungimento dei 19 Sustainable Development Goals (agenda ONU 2030) e si impegna nei confronti dei dipendenti proponendo opportunità di welfare aziendale e di investire in standard più elevati garantendo un lavoro sicuro ed etico. Inoltre intende. Creare valore per il territorio attraverso iniziative per la comunità, investire nelle nuove generazioni, dedicare risorse alla ricerca per garantire qualità, tracciabilità e sicurezza del prodotto; investire in strategie di sostenibilità, eco- design di prodotto ed eco-progettazione dei punti vendita; migliorare l’impatto delle proprie attività sull’ambiente.

Livia Elena Laurentino

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