L’ACQUA PERRIER COMPIE 150 ANNI !

Un tempo erano definite “conversazioni da salotto”, ora è
molto più difficile trovarsi in un simile contesto, senza essere interrotti dal
suono dello smart phone o da qualche precisazione che …”si può controllare su
internet”,  durante queste disquisizioni
l’argomento VINO ha sempre avuto molto più appeal
 dell’acqua ! Ovvio ! Tuttavia quanti
conoscono così bene l’acqua minerale che beviamo abitualmente o quelle più
gettonate ? Questa che vi sottopongo è un’ottima occasione per allargare gli
orizzonti sull’universo acqua minerale e chiaramente non una qualunque, ma una
delle più famose al mondo: la Perrier. Ecco dunque alcune notizie, cominciando
da dove nasce …
L’acqua Perrier sgorga da oltre 120 milioni di anni dalla Source des Bouillens, una fonte
naturale della pianura della Linguadoca nel sud della Francia. A generare le
bollicine tipiche della Perrier, un
processo 100% naturale: l’acqua piovana, infiltrandosi nel sottosuolo,
incontra i gas vulcanici per poi sgorgare dalle fessure del terreno come se
bollisse. Una caratteristica che, oltre a donare un gusto inconfondibile
all’acqua, dà il nome alla fonte: “Les Bouillens” – “acque bollenti”,
in francese. Un’oasi  di 8649 ettari, che si mantiene
interamente incontaminata negli anni grazie a un’attenzione maniacale nel
processo di raccolta dell’acqua e di mantenimento dell’ambiente circostante. Basti
pensare che nei 2.471 ettari di terreno agricolo vicino alla sorgente, gli agricoltori locali coltivano prodotti biologici senza l’utilizzo di fertilizzanti artificiali
o pesticidi.
Fu Annibale nel
218 a.C.
ad accamparsi in un posto, che in seguito sarebbe stato chiamato “Les
Bouillens”, dopo aver attraversato la Spagna con il suo esercito alla
conquista di Roma, e fu di  Giulio Cesare,nel 58 a.C., l’idea di costruire
una vasca di pietra con degli edifici intorno alla sorgente, per realizzare il
primo “centro termale” della storia. Sarà però, Napoleone III, nel 1863,
a
conferire alla Perrier il “titolo” di acqua minerale
naturale, con un decreto che ne
riconosce e certifica qualità e caratteristiche. È solo nel 1898 che l’acqua di
“Les Bouillens” prende il nome di acqua Perrier, da Louis-Eugène Perrier,
in quegli anni unico proprietario della fonte. Dottore, politico ed esperto
delle proprietà termali dell’acqua, è stato lui a dedicarsi per la prima volta
allo sviluppo di una bottiglia di vetro
igienicamente sigillata e pensata per contenere e trasportare l’acqua.Pochi
anni dopo, Louis-Eugène Perrier crea una joint venture con St John Harmsworth, che diventandone a
sua volta unico proprietario (nel 1903),  progetterà la forma iconica della
bottiglia PERRIER, trovando l’ispirazione mentre praticava degli
esercizi indiani, che eseguiva per mantenersi in forma. Anche con Harmsworth,
la Perrier entra ancora una volta in fatti storici: nel 1905 diventa l’acqua
bevuta dai coloni inglesi in
India e dalla nobiltà britannica
a Buckingham Palace. Un scelta della nobiltà inglese che fa guadagnare a
Harmsworth il titolo di “Purveyor by
Appointment to his Majesty the King of England”.Nel 1908, in occasione della mostra franco-britannico a
Londra, l’acqua Perrier vince il Grand Prix des EauxMinéralesVente de l’Année, un premio assegnato
come acqua più venduta dell’anno.L’escalation
della Perrier non si ferma qui.
 Dal
1948 al 1973 la produzione passa da 30 a 150 milioni di bottiglie. La
fabbrica, ora conosciuta col nome di “cattedrale”, inizialmente di 6.000 metri quadri,
supera 26.000 metri
quadri. Nel 1954, lo stabilimento Vergèze diventa un luogo completamente
integrato, tanto che tutto viene fabbricato in loco. Ma a rappresentare una
data storica è il 1992 anno in cui
Perrier viene rilevata da Nestlé,
formando la Nestlé Waters SA gruppo, ora leader mondiale nella bottiglia
d’acqua con circa 70 marchi. tPerrier utilizza
uno strumento
appositamente progettato
per il
gruppo Nestlé, che
analizza
l’intero ciclo di vita del
prodotto finale
e fornisce un criterio
multiplo di valutazione ambientale: il
Global Footprint ambiente (GEF ISO 14044 strumento
accreditato). Come risultato, l’analisi viene sempre eseguita prima dello sviluppo di ogni nuovo prodotto
o cambiamenti di
imballaggio
al
fine di
garantire
il loro
ecoequilibrio.Non un caso isolato. Sul versante ambientale infatti, Perrier ha sviluppato iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica
circa l’uso ecologico delle acque.
In particolare, Perrier supporta Progetto WET,
un programma internazionale di
formazione
per gli insegnanti, che
ha riunito
400.000 educatori e
diversi milioni di bambini negli ultimi 20 anni per educare le nuove generazioni sulla necessità
vitale di preservare le risorse idriche. Livia Elena Laurentino

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