Halloween, benchè da noi si sia diffusa su tradizioni statunitensi e canadesi,
“dolcetto o scherzetto”, ha origini europee quando nel periodo celtico l’anno
iniziava il 1° novembre, concludendo ufficialmente la stagione calda per dare
corso all’inverno.
novembre era dunque il pretesto per organizzare la festa più importante
dell’anno, una sorta di capodanno dedicato al signore della morte e delle
tenebre. Iniziava così,ufficialmente il periodo del riposo dei contadini che mettevano
da parte il lavoro della campagna per radunarsi nelle case e raccontasi storie e leggende.
notte del 31 ottobre i Celti si riunivano nei boschi e sulle colline e vestiti
con maschere grottesche ritornavano al villaggio, facendosi luce con lanterne costituite da zucche o
cipolle intagliate al cui interno erano poste le braci del Fuoco Sacro.
ornamento da tenere in casa o regalare come auspicio di felicità ed abbondanza.
Nelle campagne si usava anche svuotarla , intagliarla e porla all’ingresso
della abitazione con dentro una candela per tenere lontano i folletti maligni.
delle Cucurbitacee; apparve in Europa,insieme
alla patata e al pomodoro,dopo la scoperta dell’America. Le specie
invernali sono la zucca tonda, di grosse dimensioni e dalla buccia grossa dal
colore che varia dal grigio verde all’ arancio acceso. Poi ci sono quelle dalla
forma allungata simile a quella del violino da cui prendono il nome di “zucche
violine”,che hanno trovato nei terreni delle campagne bolognesi e ferraresi l’habitat
ideale. Anche le zucche violine hanno la buccia color mattone chiaro e la polpa, di un bel
colore arancio, dal gusto deliziosamente dolce. E’ un ortaggio ricco di
vitamine A e C, di antiossidanti, di sali minerali,facilmente digeribile e poco
calorica.
tantissime ricette,dall’antipasto al dolce.
i nobili deliziavano il proprio palato con la zucca e non solo usavano svuotare
le zucche e usarle come contenitori per acqua o vino o addirittura per
trasportare polvere da sparo.
più tradizionale e conosciuta è quella dei Cappellacci ferraresi, con il
caratteristico ripieno di zucca,
parmigiano, amaretti,noce moscata e uovo conditi con ragù di carne.
Questa pasta ripiena ha origini estensi e il nome prende il nome dalla forma
che assomiglia vagamente al cappello di paglia indossato dai contadini
ferraresi.
dei CAPPELLACCI FERRARESI
sfoglia : 500gr. Farina , 5 uova
ripieno:
violina, 100 gr. Parmigiano reggiano grattugiato, 50 gr. di amaretti,1 tuorlo
d’uovo,Sale q.b., Noce moscata q.b.
morbida. Lasciare raffreddare. Estrarre la polpa , strizzarla dall’acqua in
eccesso ed amalgamarla con gli amaretti, l’uovo, il parmigiano, sale e noce
moscata. Con il composto farcire i tortelloni. Cuocerli in abbondante acqua
salata e condirli con un buon ragù di carne oppure nelle giornate di vigilia
semplicemente con burro e parmigiano.