I Salami Rosa di Bologna sono i nuovi presidi Slow Food

Il Salame Rosa e la Mortadella Lyon
Il prestigioso paniere di Slow Food si arricchisce di un nuovo Presidio, grazie alla Condotta dell’Emilia Romagna che presenta i  Salami rosa di Bologna.
L’evento è previsto per questa sera dalle 17.30 alle 19.00 nella Cantina Tizzano sui Colli Bolognesi, dove la Condotta Centese  presenterà le due new entry ovvero la Mortadella Lyon e del Salame Rosa, prodotti entrambi dall’azienda Negrini/Bonfatti che ha sede a Renazzo.
La mortadella Lyon in budello gentile è un prodotto antico tipico della tradizione gastronomica bolognese, meno noto della “sorella maggiore”. Nonostante questo tipo di salume fosse già presente in città dal 1624, successivamente, nel periodo napoleonico, i francesi a Bologna insaccarono la mortadella in budello, di qui la denominazione Lyon.
Molto meno conosciuto a livello nazionale, ma altrettanto tipico con origini antiche come quelle della mortadella è il Salame Rosa, che nel bolognese veniva consumato in egual misura della mortadella., tuttavia i produttori specializzati in questo tipo di salume non sono moltissimi. 
Per la sua preparazione, come per la mortadella, vengono utilizzate la spalla e il prosciutto del suino, alle quali viene aggiunta per la parte grassa, la guancia e le spezie. La differenza sta nella lavorazione, mentre la mortadella viene macinata finemente per renderla omogenea, ad eccezione dei lardelli, il salame rosa viene tagliato più grossolanamente in punta di coltello e il suo aspetto è più simile ad un arrosto.
Alla presentazione farà gli onori di casa il Conte Luca Visconti di Modrone che offrirà agli ospiti il Pignoletto Fermo, Frizzante e la Barbera dei Colli Bolognesi di sua produzione,  e saranno presenti Piero Sardo, Presidente della Fondazione per la Biodiversità, Raffaela Donati, Presidente Coordinamento Regionale Emilia Romagna di Slow Food, Alberto Adolfo Fabbri, Responsabile dei Presidi Rosa Tradizionali Bolognesi e Dino Negrini, produttore dei Presidi Rosa Tradizionali Bolognesi. Livia Elena Laurentino

Condividi su:

Sezione: