Anche la Franciacorta ha il suo…”Eretico”

Si chiama EretiQ, l’eresia intellettuale
di Mario Falcetti, ricercatore 
all’Istituto di San Michele all’Adige, dove è divenuto uno dei massimi esperti di zonazione ed è stato coordinatore del gruppo internazionale dell’OIV dedicato al “Terroir. L’esperto  ha guidato l’azienda Contadi Castaldi e, dal 2008, è direttore di Quadra. Eretiq è il frutto della profonda conoscenza del territorio, che Falcetti  ha maturato in questi anni, nasce da un 100% di Pinot e viene definito  “Diversamente
Franciacorta”.
Il compito di Mario Falcetti è stato quello di valorizzare il vitigno più difficile della Franciacorta,
per questo relegato ad una rappresentatività dei vigneti di poco più del 3%
rispetto alla superficie totale della denominazione: il Pinot Bianco.
E’, infatti, l’unico Franciacorta a non utilizzare nell’uvaggio lo Chardonnay, che oggi rappresenta più dell’80% dei vigneti, scegliendo invece il blend di Pinot Nero e Pinot Bianco.
Il
ruolo da protagonista è proprio giocato da quest’ultimo: “
Questa
varietà è sinonimo di eleganza, espressività. – s
piega – Si tratta di un
vitigno difficile, che dal punto di vista agronomico richiede attenzioni
particolari ed è molto esigente. Tuttavia, se si trova nel territorio ideale,
quale la nostra collina morenica, il vino acquista una particolare
finezza
“.
Proprio per valorizzare questo carattere, Mario Falcetti
ha deciso di evitare il passaggio in legno del Pinot Bianco, con l’obiettivo di
mantenere l’integrità dell’espressione varietale ed eliminare ogni
sovrastruttura . “Amo definire i miei vini romanici e non barocchi:
zero residuo zuccherino, zero Chardonnay, zero
compromessi “.
Livia Elena Laurentino 

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