Il tortellino sul Wall Street Journal

Gary Walther giornalista del Wall Street Journal in questi giorni è a Bologna per conoscere la realtà gastronomica della città. È rimasto colpito non solo dalle sue bellezze architettoniche, ma anche dalla ricchezza del patrimonio di prodotti di eccellenza che questo territorio offre dalle carni ai vini.
Negli Stati Uniti c’è molto interesse per la tradizione italiana,  negli anni ’50 – ’60 sulle tavole dei ristoranti c’era sempre il burro, di tradizione francese, mentre ora campeggia l’olio d’oliva. Tuttavia sono ancora rari i ristoranti che fanno la pasta fresca a mano, ecco perchè per fare apprezzare al meglio la cultura gastronomica bolognese la risto associazone TOur Tlen ha organizzato in suo onore una mini sfida tra gli chef che ne fanno parte, preparando una degustazione di tortelllini tradizionali e creativi.
Sono stati preparati quattro tipi di tortellini rigorosamente in brodo, come vuole la tradizione, e quattro creativi : uno “non brodo non panna”, uno con il ripieno di vitello insu crema di parmigiamo lemon gras e zenzero con formaggio di funghi, ed infine uno in brodo affumicato con polvere di sedano e capperi  realizzato da Dario Picchiotti dell’Antica Ttrattoria di Sacerno che si è aggiudicato i maggiori consensi insieme a quello tradizionale di Ivan Poletti della Cantina Bentivoglio.

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