Bardana, grande e portentosa.
La bardana è conosciuta come Lappola o Arctium lappa. È considerata un’erba infestante e la si riconosce facilmente per le dimensioni, anche ragguardevoli, che può raggiungere, e dalle grandi foglie cuoriformi. È una delle piante a segnatura lunare che si riconoscono dal bicolore delle foglie, verdi nella pagina superiore e grigiastre o perlate (colore della luna) in quella inferiore. Il suo ciclo vitale si compie in due stagioni vegetative. In genere la radice si raccoglie durante la prima stagione vegetativa o entro l’autunno del secondo anno, poiché con il sopraggiungere del freddo tende a diventare sempre più fibrosa, quasi legnosa.
È un’erba spontanea che cresce in tutta Italia fino ai mille metri, Sicilia esclusa, e specialmente nei boschi, nei prati incolti e lungo gli argini dei fossi. Fa fiori poco appariscenti di color porpora che da secchi sembrano piccoli carciofi uncinati. Da bambini si giocava a lanciarseli addosso e rimanevano attaccati ai vestiti, in verità si attacca a qualunque cosa gli passi vicino, anche ai peli degli animali, è il suo modo per portare su lunghe distanze i suoi semi, cosa non fa la natura per prosperare. A volte, scherzo, dicendo che noi crediamo che l’uomo abbia “il chiodo fisso”, bè, le piante ci superano grandemente. Petola è il termine usato per designare i suoi frutti. Ecco da dove deriva petulante, termine molto usato dalla mia nonna Tecla!
La bardana appartiene alla famiglia delle Asteraceae come la camomilla, l’achillea, la cicoria, il cardo e l’ echinacea, tutte piante importantissime dal punto di vista fitoterapico. La Bardana è benefica per depurare il fegato, aiutare i reni e l’intestino,e inoltre, è ideale per la pelle e per i bulbi piliferi. Le sue foglie applicate su piaghe o eruzioni cutanee sono cicatrizzanti e vengono utilizzate anche per dolori articolari. È una pianta che aiuta a drenare ed a eliminare le tossine dall’organismo. Viene utilizzata per le sue proprietà depurative , ipoglicemizzanti e ipocolesterolemizzanti. È considerata una pianta depurativa importante, e le sostanze contenute nelle sue radici, la rendono un vero e proprio antibiotico naturale. La MTC la utilizza per il trattamento di mal di gola, ulcere, eritemi cutanei, reumatismi, vertigini e perfino nel trattamento del carbonchio, e il decotto dei suoi semi viene usato contro la gotta da lungo tempo. Nell’antica Cina, la bardana, veniva utilizzata per curare influenza e polmonite. Oggi, omeopaticamente, la bardana viene impiegata in caso di eczemi, dermatiti atopiche, psoriasi, ascessi cutanei, acne, piede d’atleta e perdita di capelli. Inoltre, viene utilizzata anche a scopo cosmetico per confezionare saponi, shampoo e creme atte a trattare secchezza della pelle, acne, infezioni, herpes. E noi la consideriamo solo un’erba…
Dal punto di vista alimurgico della bardana si usa quasi tutto: foglie, giovani getti, radici e semi sono eduli. Le sue foglie, da mangiare sono assai amare, ma sono una mano santa in caso di punture di zanzare, vespe, api o calabroni; triturate grossolanamente le giovani foglie e applicatele sulla parte lesa, vedrete che portento, gonfiore e dolore addios. Madre Natura ha sempre una risposta a tutto. La radice può essere tagliata a fette sottilissime ed essiccata al sole per conservarla da utilizzare al bisogno. La si può macinare e preparare un gradevole caffe’, oppure, dopo averla reidratata, può essere aggiunta a zuppe di verdure, oppure, fresca, si cuoce e la si consuma in insalata condita all’agro. La radice contiene lignani, vitamine del complesso B, amminoacidi, magnesio, fosforo, manganese e potassio, polifenoli, mucillagini, gli amari tannini ed altre sostanze preziose contro batteri e funghi; ma soprattutto è costituita da inulina, un interessante probiotico che svolge un’azione drenante e purificante del sangue favorendo l’eliminazione delle tossine. Possono essere mangiati anche i giovane gambi che, privati della corteccia esterna, crudi in insalata, conditi olio e sale ricordano un po’ il carciofo. La radice, invece, è caratterizzata da un profumo pungente e da un sapore delicato e dolciastro, io l’adoro.
Ecco qui una ricettina facile e veloce,