STADIO on tour a Forte dei Marmi by Joanna Marioni

Dopo la trionfale vittoria alla 66 edizione del Festival di San Remo e il tutto esaurito durante il tour invernale nei teatri, arrivano a Forte dei Marmi, nello splendido scenario della Villa Bertelli,  gli Stadio per una delle attesissime date del loro tour estivo.


La storica band bolognese, Gaetano Curreri (voce), Giovanni Pezzoli (batteria), Andrea Fornili (chitarra) e Roberto Drovandi (basso), festeggia i 30 anni di carriera  e la pubblicazione del 15esimo album di studio.

Nati grazie all’indescrivibile intuito artistico di Lucio Dalla, gli Stadio nel corso del tempo hanno incontrato la storia musicale di straordinari colleghi, tra cui Vasco Rossi con cui si è creato un forte sodalizio umano oltre che artistico.

Protagonisti  della scena pop rock dai primi anni ottanta con grandi successi memorabili quali “Grande Figlio di Puttana”, “Chi te l’ha detto”, “Chiedi chi erano i Beatles”, arrivano alla pubblicazione nel 2016 dell’album Miss Nostalgia, il disco della maturità artistica, “la summa del lavoro e delle esperienze fatte fino a qui”,  nostalgia intesa come una forza propulsiva per avventurarsi nel futuro e non come tendenza a restare legati al passato.


Il suggestivo “allestimento poetico a cielo aperto”, sotto una impressionante luna piena, ha creato un’atmosfera particolare, quasi magica, in cui Gaetano Curreri tra una canzone e l’altra, ha saputo intrattenere il pubblico in un dialogo sentito e sincero dando spazio a ricordi emozionanti e pensieri raffinati. 
Non sono mancati omaggi ai maestri Lucio Dalla, Giancarlo Bigazzi, a Vasco Rossi e alle donne della musica italiana: la “divina”b Patty Pravo, Irene Grandi e Noemi interpreti di alcuni grandissimi successi scritti, appunto dal duo Rossi-Curreri.


Momento particolarmente toccante è stato il ricordo del “campione” Marco Pantani al quale gli Stadio hanno dedicato “E mi alzo sui pedali”.
Hanno aspettato la conclusione del concerto per cantare il loro successo sanremese “Un giorno mi dirai” annunciandola simpaticamente con: “Se abbiamo aspettato 30 anni noi a vincerlo, potete aspettare voi due ore prima di sentirla”. Testo e foto by Joanna Marioni

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