Malmaritate: trait d’union tra innovazione e tradizione by Joanna Marioni (2 parte)


Il termine Malmaritate ci riporta indietro nel tempo, quando, dal Medioevo fino al XVI secolo, le donne date in sposa forzatamente a uomini non desiderati o disilluse dalle aspettative della vita coniugale si rifugiavano nella musica esorcizzando con il canto e con la poesia la frustrazione, il disincanto, i pentimenti e le paure, dando vita ad un urgente desiderio di riscatto; nascono così le prime vere cantautrici della storia.

Sono passati i tempi dei matrimoni combinati, ma la condizione esistenziale di molte donne non è migliorata, e oggi sono le Malmaritate che “gridano” con la musica e con l’arte il disagio e il malessere della nostra società, unendosi ad un coro molto più ampio che, In Italia negli ultimi anni, ha sposato la nobile causa della lotta alla violenza contro le donne.

Tra i prestigiosi palcoscenici che le hanno viste protagoniste ricordiamo il Teatro Antico di Taormina dove, nell’agosto del 2015, si sono esibite con Carmen Consoli, accompagnandola in una serata interamente dedicata all’universo femminile; nell’occasione suonavano con loro anche l’immancabile violoncellista Tiziana Cavalieri, la bassista Luciana Luccini e la batterista Fiamma Cardani. Testo e foto di Joanna Marioni

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