LA GRANDE FESTA immortalata da JOANNA MARIONI

Bandabardò, la live band più festaiola del panorama musicale italiano con all’attivo oltre 1600 concerti, festeggia 25 anni di straordinaria carriera cosparsi di successi e di un fortissimo riconoscimento e affetto da parte del pubblico. Venerdì 7 dicembre la Banda ha scelto la sua Firenze per il concerto – evento conclusivo dei festeggiamenti: La Grande Festa.

Il Nelson Mandela strapieno accoglie con un calore straordinario Erriquez e suoi compagni di viaggio Finaz, Orla, Donbachi, Nuto, Pacio, Ramon e Cantax.
Per questa serata speciale sul palco si riuniscono grandi artisti e amici della “Banda”: Tonino Carotone, Carmen Consoli, Max Gazzè, Piero Pelù e i Modena City Ramblers che, per l’occasione, tornano a cantare anche con Cisco.

Un evento unico , eccezionale, spumeggiante dove la musica e il divertimento sono stati protagonisti indiscussi dell’intera serata. Il pubblico instancabile ha cantato e ballato senza sosta, scambiandosi grandi dosi di energia positiva per oltre due ore di concerto.

Ad una prima parte interamente dedicata alla Bandabardò, segue l’esibizione degli ospiti in originali duetti, l’inconfondibile stile di Tonino Carotone, l’eleganza e la suadente potenza vocale della Consoli, il brio e l’eclettica performance di Max Gazzè con il suo inseparabile basso, gli esplosivi Modena City Ramblers e Cisco e l’incontenibile energia contagiosa di Pierò Pelù hanno reso lo show unico e indimenticabile.
Il concerto si è concluso con tutti gli artisti schierati sul palco che interpretano giocosamente Se mi rilasso collasso, la nuova potente e incisiva versione del brano Beppeanna, il grande successo di sempre che, per l’occasione, si veste a festa con nuovi interpreti, nuovi arrangiamenti e nuove parole. Il brano si arricchisce infatti della classe della signora della musica italiana Carmen Consoli, della solarità e della gioia di Max Gazze, delle nuove parole degli eclettici Caparezza e Daniele Silvestri, il tutto coronato dalla maestria al pianoforte di Stefano Bollani.

Testo e foto di Joanna Marioni

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