TERME LUIGIANE salutari & “piccanti” al punto giusto

 Parco termale Acquaviva

Stare immersi nell’acqua calda, mentre fuori le temperature cominciano ad abbassarsi. Cosa c’è di più piacevole? Le Terme sono un ottimo rifugio per un break autunnale. Tra le tante in Italia si fanno notare le Terme Luigiane in Calabria (tra il territorio di Acquappesa e Guardia Piemontese), tra le più antiche e citate già da Plinio il Vecchio. Il primo documento risale al 1446, a firma di San Francesco di Paola. Fu il medico napoletano Giovanni Pagano a dare il nome di Luigiane in segno di ringraziamento verso il Principe Luigi Carlo di Borbone che gli concedette il patrocinio per la sua ricerca sulle proprietà terapeutiche delle acque.

Ci si rilassa nel Parco Termale Acquaviva, un luogo ameno circondato da alberi e piante, dove respirare aromi di essenze balsamiche e folate di zolfo salutare.
Un soggiorno piacevole e la possibilità di usufruire delle cure – negli stabilimenti termali, Therme Novae e San Francesco – a base di acqua termale, fanghi e alghe, che tra le altre cose rafforzano le difese immunitarie contro influenze e raffreddori, aiutano a liberarsi dalle tossine e svolgono un’azione antinfiammatoria.
Tutte sono convenzionate con il S.S.N Servizio Sanitario Nazionale.

Per una vacanza si può usufruire dei pacchetti delle strutture partner delle Terme e degli ingressi combinati alle Terme.
Si soggiorna al Grand Hotel delle Terme (chiude il 23 ottobre) completamente rinnovato e collegato con un passaggio interno allo stabilimento Therme Novae. Ricco e variegato il menù del ristorante annesso che ogni due settimane propone pure la serata gastronomica calabrese. Un ricco antipasto con salumi e formaggi tipici, la bruschetta con la ‘nduja, la marmellata di cipolle rosse di tropea con la ricotta, le polpette di carne e di melanzane, le frittelle di fiori di zucca, per proseguire con la pasta fresca condita con le tipiche salse locali piccanti. Il secondo è un’altra golosità: la salsiccia fatta a mano secondo la tradizione calabrese, le patate’mbacchiuse, la cipolla grigliata, patate e peperoni. Si conclude con le danze del territorio (lo spettacolo è aperto anche ai non ospiti).
Dopo le cure vale la pena vivere il territorio. Negli immediati dintorni si può visitare Guardia Piemontese, borgo che ospita una delle minoranze etniche presenti in Calabria, conserva ancora oggi i resti delle origini valdesi e l’uso della lingua occitana, tutt’ora parlata e insegnata ai bambini.

Laura Neve

Guardia Piemontese

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