Nevica ancora…che fare? Coccoliamoci con un piatto di polenta calda, succulenta, confortante La polenta e il cibo che esiste da sempre . Si narra che Adamo ed Eva quando furono cacciati dall’Eden fecero frettolosamente fagotto portandosi via lo stretto necessario per sopravvivere compresi alcuni semi di mais . Dopo un lungo viaggiare si fermarono per riposare nelle terre Bergamasche dove piantarono i semi di mais dai quali trarre il cibo.
Il nome polenta deriva dal latino puls, dal greco poltos, termini coi quali venivano chiamati impasti morbidi a base di cereali come farro e orzo,cari sia ai greci che ai romani. La parola polenta la troviamo nei testi di Plinio,che con questo nome indicava una focaccia morbida, ottenuta cuocendo grano essiccato e acqua. La polenta e’ un antichissimo piatto a base di farina di cereali conosciuto, nelle sue diverse varianti, sull’intero suolo italiano ed è’ stato l’ alimento base in alcune zone settentrionali alpine della Lombardia, Veneto Piemonte, Trentino ecc.a Il cereale più usato e’ il mais, detto granoturco,dal quale si ottiene la classica polenta gialla.
Sfogliando un vecchissimo ricettario di Luigi Carnacina dedicato alla POLENTA, la ricetta “Polenta pasticciata” e’ presente in tutte le regione d’Italia. Inizio da Bologna…
RICETTA della POLENTA PASTICCIATA ALLA BOLOGNESE.
Ingredienti per quattro persone
Dieci fette di polenta piuttosto soda
Besciamella
Ragù alla bolognese
Parmigiano grattugiato
Imburrare una pirofila e disporre le fette di polenta a strati cospargendo ogni strato con il ragù,la besciamella, parmigiano e qualche fiocchetto di burro.Mettere in forno ben caldo e lasciare la pirofila finché la superficie risulti croccante, leggermente gratinata.
Accompagnare questo piatto con un calice di Barbera dell’Oltrepò Pavese o Merlot del Trentino.