Le Gustosità di Neria – La Torta ricciolina

Arrivano le feste! Prepariamo
un dolce della tradizione emiliana, ma insolito:la Torta ricciolina. La Torta
Ricciolina è uno dei dolci più antichi è un dolce molto elegante, ideale
proposta durante i pranzi delle prossime festività. Sembra sia nato nel 1800 a Molinella, comune
della provincia di Bologna. Infatti nelle pasticcerie di questo paese è molto
facile trovare questo magnifico dolce ed è l’unico comune ad averne registrata
la ricetta. La preparazione di questo dolce è un poco lunga ma niente di difficile…
La torta risulterà non solo bellissima, ma anche ottima. Vi assicuro che ne
varrà la pena lavorare qualche ora…È una torta che si conserva anche una
settimana in frigorifero oppure si può tranquillamente congelare. 
La ricetta
della TORTA RICCIOLINA 

Ingredienti per 6 persone
(tortiera di
30 cm
di diametro): per la pasta: 400 gr di farina 00, 4 uova, 2 cucchiai di zucchero
semolato, 1/2 bicchierino di liquore all’anice; per la farcia: 200 gr di
zucchero, 200 gr di mandorle, 200 gr di cedro, 100 gr di burro, 1 cucchiaio di
cacao amaro in polvere, 100 gr di burro, la scorza grattugiata di 1 limone Come
prima cosa preparare il trito per farcire la torta; tritare con il coltello le
mandorle e il cedro candito non troppo finemente. Si devono sentire scrocchiate
sotto i denti… Mescolare il tutto all’interno di una ciotola insieme allo
zucchero, il cacao e la scorza del limone grattugiata. Preparare la pasta e con
il mattarello stendere una sfoglia sottile. Quando sarà asciutta metà tagliarla
con un coltello in tagliatelline sottilissime simili a “capelli d’angelo
” e con l’altra metà foderare la tortiera precedentemente imburrata ed
infarinata. Coprire con circa  

metà della farcia di mandorle e cedro e metà
tagliatelline, poi ancora farcia e per finire tagliatelline. Cospargere la
superficie con i 100 gr di burro a fettine.


Cuocere la torta nel forno già
caldo a 160 gradi per circa 1 ora, controllando la cottura più volte e facendo
attenzione che le tagliatelline non diventino troppo scure; nel caso coprire la
teglia con carta forno.Sfornare la torta e a caldo cospargerla con qualche
goccia di alchermes. Fare raffreddare la torta e prima di tagliarla bagnare
ancora un poco con alchermes o con altro liquore a piacere poi spolverizzare
con abbondante zucchero a velo.





Per un grande dolce ecco un grande
abbinamento, da concedersi per le prossime f
este…PICOLIT, prezioso,
eccellente e raro, quasi introvabile vino autoctono friulano. La produzione
annua di questo nettare è molto bassa, circa 500 ettolitri. La ridotta
produzione di questo vino è considerata quasi un miracolo della natura, se si
pensa all’aborto floreale spontaneo che la pianta subisce, per cause legate al
vitigno ma anche al clima della zona. Molti fiori della vite di Picolit non si
trasformano in frutti, lasciando quindi spazi vuoti tra i pochi acini che
portano a termine la maturazione. L’uva è a maturazione tardiva, molto ricca di
componenti aromatiche e zuccheri.Il colore è giallo dorato,
ambrato, intenso. Il profumo ha note di fiori di campo, di mandorla, pesca
gialla molto matura, scorza di arancia candita, acacia, albicocca matura e
castagna. Il gusto è di frutta candita, fichi appassiti, miele di tiglio e
vaniglia che si mescolano con armonia agli aromi già percepiti al naso. È un
vino da meditazione che si abbina magnificamente a questa torta dai sapori
equilibrati e complessi. Servirlo in un calice a tulipano ad una temperatura di
servizio 12 gradi. Buon lavoro e buon appetito! Neria Rondelli

Mata Heri augura buon ascolto con Whatever you want – Status Quo
https://www.youtube.com/watch?v=OVr9mHlUOuw



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