tradizione Bolognese : il Panone e il Certosino.
addirittura è considerato ben augurante regalarne uno a parenti ad amici.
Visivamente sembrano uguali; cambia
solo la forma: tipicamente il Panone
è rettangolare e il Certosino è rotondo. In realtà sono diversi tra loro per
origine, sapore, ingredienti e soprattutto consistenza.
antico nato nel medioevo, veniva in origine preparato dai farmacisti per poi
passare successivamente la produzione ai frati della Certosa di Bologna dai
quali prese il nome. Era considerato il dolce
di Natale dei ricchi cittadini di Bologna. Diversamente il Panone
nacque
in campagna; preparato con gli
avanzi delle dispense delle famiglie contadine, quindi ricco di
ingredienti, era considerato il dolce
natalizio dei “poveri”.
differenza che li distingue sta nella presenza del lievito nell’impasto del Panone
che lo rende morbido come una torta
lievitata mentre il Certosino risulta più compatto, asciutto e croccante.
con il proprio forno, è usanza preparare i panoni
in casa già all’inizio del mese
di dicembre e portarli a cuocere dal fornaio di fiducia. Il Panone migliora se riposa almeno
quindici giorni prima di essere degustato.
con il vino dolce e il burro sciolto a bagnomaria ad eccezione
delle bustine di lievito. Lasciare
riposare per tutta la notte l’impasto a temperatura ambiente coperto da un
canovaccio. Il mattino seguente
aggiungere le bustine di lievito, mescolare bene e stendere l’impasto in recipienti da forno rettangolari delle
dimensioni che più si preferisce. Decorare con mandorle e canditi. Cuocere in
forno caldo a 160° per circa mezzora.Togliere dal forno e pennellare con il miele sciolto. Riporre i dolci ottenuti in un luogo fresco coperti.
Si conservano per qualche mese.
Degustare il Panone con un calice di Elisa, albana di Romagna D.O.C.G.,passito dell’azienda
vitivinicola biologica Zuffa., servito fresco a 10°c. Neria Rondelli